Sei pronto al Mobile First Index?

Una migliore user Experience per gli utenti Mobile grazie al Mobile First Index di Google.

Sei pronto al Mobile First Index?

Sei pronto al Mobile First Index?

Nel duello Mobile VS Desktop, a farla da padrone è la navigazione Mobile (80%).
Un’audience sempre più connessa da Smartphone e Tablet, in mobilità, e sempre meno da Computer.

Ma Google si sa, non si annoia mai, e ci presenta il suo Mobile First Index.

Cos’è il Mobile First Index?

Google userà la versione mobile delle pagine di un sito, come quelle principali su cui effettuare la scansione, l’indicizzazione e la classificazione del contenuto. L’obiettivo di tale cambiamento, è quello di aiutare gli utenti mobile a trovare la migliore opzione disponibile in base a ciò che stanno cercando.

Era il 2016 quando, da Mountain View, arrivò l’annuncio di voler rivoluzionare i risultati delle ricerche che compongono la SERP.
La SERP, Search Engine Results Page, è la pagina dei risultati del motore di ricerca. Questi risultati verranno classificati ora sulla base della loro versione Mobile. Cambierà quindi il modo in cui, il più importante motore di ricerca al mondo, indicizzerà e attribuirà il ranking alle pagine di un sito. Questa è un’ottima opportunità per aggiornare la propria presenza sul web e l’efficacia del proprio sito internet.

Sei pronto al Mobile First Index?
Come funziona il Mobile First Index?

Google utilizza lo user agent mobile per fare il crawling di un sito web, quindi sia il link graph che i contenuti di un portale, sono valutati sulla base di quanto viene visto da un utente mobile. Prima regola: siti Responsive!
Sono privilegiati i contenuti mobile friendly rispetto ai siti desktop che rendono più difficile la navigazione in termini di User Experience.

Mobile first e contenuti differenziati

Tutto parte dal concetto di “mobile-first”: progetta il tuo sito pensando prima alla versione sua mobile, e poi adatta a questa le altre. Bisogna poi tenere conto che i portali che potrebbero essere più colpiti da questo cambio nell’indexing, sono quelli che utilizzano una versione separata per il mobile. Ovvero, contenuti mobile che differiscono da quelli desktop: è importante dunque che il link graph e l’architettura del sito siano ottimizzate anche per la versione in mobilità. Solo così l’impatto sul nostro posizionamento non sarà troppo forte.

La Geolocalizzazione e le ricerche locali

La User Experience, ovvero l’esperienza utente di navigazione online, migliorerà mostrando contenuti più utili e geolocalizzati rispetto al luogo dal quale ci si connette con il dispositivo mobile. Se ad esempio abiti in Italia riceverai automaticamente il servizio paese per l’Italia ma, se ti sposti in Spagna, i tuoi risultati passeranno in automatico al servizio paese per la Spagna. I risultati della SERP saranno dunque sempre più condizionati dalla ricerca locale.
Non è un caso infatti che, secondo Google: il 30% delle query da mobile, sia relativo alle ricerche locali; il 76% degli utenti effettua ricerche locali relative a prodotti e servizi nella loro zona; il 30% di chi effettua una local search alla fine acquista.

SEO Mobile

Lo stesso vale per la SEO Mobile: va utilizzata sempre la Long Tail Keyword (parole chiave composte da più termini) per ottimizzare anche la ricerca vocale.

User Experience docet

A fare la differenza anche la velocità di caricamento del sito, in quanto fattore di ranking, che incide sia sulla UX (User Experience) che sul posizionamento.
Lo stesso vale per la dimensione delle immagini e dei contenuti multimediali che andranno compressi per velocizzarne il caricamento.

Tra gli accorgimenti generici in ottica mobile first:
– Il design: inteso anche come usabilità del sito in tutti i suoi aspetti e come velocità di caricamento delle pagine.
– I contenuti: vanno pensati per essere fruiti dai dispositivi mobili;
– I funnel di conversione: vanno ideati come percorsi ottimizzati per chi compie le azioni in mobilità.
Insomma, tutto va progettato in un’ottica mobile, poi adattabile al desktop, non viceversa come si è sempre fatto.

All’interno di un sito è poi possibile analizzare e capire quali sono le pagine e i contenuti che vengono maggiormente fruiti da dispositivi mobili e creare delle strategie ad hoc, facendo compiere all’utente percorsi diversi.

Google switcha così la modalità con cui indicizza e ordina i suoi risultati per dare all’utente un servizio impeccabile.
Progettiamo allora una customer journey che parta da un’ottica mobile e non più desktop, visto che la maggior parte dei nostri visitatori (del sito, del blog, di una landing page, dell’ecommerce etc.) arriverà a noi tramite uno smartphone o un Tablet.