Ecommerce: gli acquisti prima e dopo il lockdown

Trasformazione digitale delle aziende. Secondo le stime Netcomm

Ecommerce: gli acquisti prima e dopo il lockdown

Ecommerce: gli acquisti prima e dopo il lockdown
Shop online in crescita, più acquisti online, più consumatori più digitali.

Boom di digitalizzazione durante il lockdown: secondo il Netcomm Forum la quarantena ha portato un totale di 2 milioni di consumatori online in più nei primi 4 mesi del 2020.

Ecommerce: gli acquisti prima e dopo il lockdown. Aumentano le vendite online

Durante il lockdown, come sappiamo, gli acquisti online hanno registrato una crescita spropositata e i dati riguardanti gli E-commerce, hanno registrato un impennata in positivo.

Chi aveva già un negozio online strutturato, ora raccoglie i frutti della propria attività, chi invece non si è fatto trovare pronto ha di certo perso opportunità di vendita.

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I prodotti più venduti online

Quali sono i prodotti più venduti sul web prima e dopo il lockdown?

Al primo posto durante la quarantena (dati Nielsen), l’acquisto di beni di largo consumo, quindi gli alimenti.
Prima e durante la quarantena gli italiani si sono muniti di pasta, farine e bevande, seguiti da farmaci da banco e da prodotti per l’igiene della persona.

Ottime le vendite del settore sportivo: gli italiani sono stati incentivati ad acquistare accessori sportivi per poter praticare attività fisica anche a casa.

Post lockdown invece, a farla da padrone sono gli acquisti che riguardano i dispositivi elettronici, anche perché molte aziende stanno continuando a lavorare in Smart Working.
Vendite rimaste positive anche per quanto riguarda la cosmesi, i prodotti per la cura del corpo (+93%) e per la cura della casa (+126%).
Impennata per il pet care (+154%).

Le nuove misure anti-Covid hanno anche spinto gli italiani ad acquistare strumenti per la propria protezione, come gel igienizzanti e termoscanner per rilevare la propria temperatura anche a distanza.

Trasformazione digitale delle aziende

Secondo le stime Netcomm, in un solo mese si è registrato un salto evolutivo verso il digitale di ben 10 anni: le abitudini di acquisto e i comportamenti dei consumatori italiani si sono spostati a favore dell’E-commerce.
Dei 2 milioni di consumatori online in più, da gennaio 2020 a oggi, 1,3 milioni sono da attribuire all’impatto che l’emergenza Covid ha avuto sui nostri acquisti e le nostre abitudini di vita.

“In questo scenario in continua evoluzione – dichiara Roberto Liscia, Presidente di Netcomm – le sfide per le aziende e le PMI non sono poche, ma altrettante sono le opportunità per trasformare e innovare il proprio business. Acquisire le competenze tecnologiche più adeguate è la chiave per accelerare o avviare per la prima volta il percorso verso l’E-Commerce, un settore che mai come in questo momento ha dimostrato di essere non più solo un accessorio, ma un servizio fondamentale per le imprese e per i cittadini.”

Troppi negozi ancora non sono pronti per l’E-commerce

Tuttavia, dall’analisi condotta da Netcomm solo il 79% delle aziende possiede un canale E-commerce attivo e solo il 37% è abilitato al ritiro o al reso in store di prodotti acquistati online.

E’ quindi fondamentale che le aziende capiscano quanto l’e-commerce possa integrasi perfettamente a uno store fisico e quanto sia un’opportunità di crescita per la loro attività e per le vendite.
L’E-commerce è uno strumento di vendita che rappresenta – sempre di più – il futuro del commercio.

 

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(Fonti: Netcomm Forum – Nielsen – Adnkronos)